Fonte: Notizie di prato (e.b) –
Ieri sera all’Art hotel la consegna dei tre riconoscimenti ai giovani professionisti. Solo uno di loro lavora a Prato.
La Medicina d’emergenza continua a credere nel futuro. Nonostante “il rischio estinzione” del settore dettato da sovraccarico di lavoro e scarso riconoscimento economico, c’è chi ci crede ancora e prova a trasmettere un messaggio positivo a chi ha deciso di specializzarsi in questo settore.
Iemig, il gruppo italiano di interesse per la medicina d’urgenza fondato dai medici Alessio Baldini e Franco Lai del pronto soccorso di Prato, ha assegnato tre premi di laurea della terza edizione del premio Valentina Liboni, l’infermiera del pronto soccorso pratese morta nell’agosto del 2021 dopo una breve malattia che non le ha dato scampo.
I premi da mille euro ciascuno sono andati ad altrettanti giovani sanitari che hanno scelto di intraprendere questa strada nel loro futuro professionale. La cerimonia di consegna si è svolta ieri sera, 15 dicembre, all’Art hotel alla presenza del sindaco Matteo Biffoni, della consigliera regionale Pd Ilaria Bugetti, della direttrice dell’ospedale Santo Stefano Maria Teresa Mechi e del primario del pronto soccorso e capo dipartimento Emergenza-urgenza Simone Magazzini. Presente anche la famiglia di Valentina Liboni.
I premiati sono due medici e un’infermiera: Marta Sacco, laureatasi a Roma, Santi Di Pietro che viene da Pavia e Anastasia Russo dell’università di Firenze, scienze infermieristiche. Nella sua tesi, Sacco ha studiato il rischio mortalità nei 30 giorni successivi all’accesso in pronto soccorso dei pazienti Covid; Di Pietro si è focalizzato sul corretto apprendimento della terapia da seguire nella fase delle dimissioni dei pazienti, quale strumento per migliorare l’adesione alle cure; infine Russo, che lavora a Prato, si è occupata dell’assistenza nelle prime 24 ore di ricovero nella terapia intensiva traumatologica.