Succede al Convitto Cicognini con le classi terze della secondaria di primo grado. La prossima settimana nuove lezioni con le prime e le seconde.
Massaggio cardiaco con braccia distese e mani sullo sterno, manovra di Heimlich su adulto e su neonato, posizione laterale di sicurezza. Hanno eseguito tutto alla perfezione i ragazzi delle classi terze del Convitto Cicognini che stamani, 17 marzo, hanno partecipato alla lezione speciale che i medici del pronto soccorso di Prato hanno tenuto attraverso l’associazione Iemig che hanno fondato per trasmettere la passione per la medicina d’emergenza nonostante il difficile periodo che sta attraversando. Passione che significa anche diffusione del sapere alle nuove generazioni. “I ragazzi di oggi fanno tutto con il telefonino e questo li aiuta molto rispetto alla nostra generazione. – afferma Alessio Baldini, presidente di Iemig e responsabile dell’Obi del pronto soccorso del Santo Stefano – Ecco, noi vogliamo insegnargli che bastano due mani per salvare un cuore. Ci vuole innanzitutto calma e in attesa che arrivino i soccorsi saper fare poche cose ma fondamentali”. Novanta minuti di nozioni scientifiche e tecniche, prima teoriche e poi pratiche, per imparare a comportarsi quando ci si trova davanti a un’emergenza: un arresto cardiaco, l’ostruzione delle vie aeree, un malore. Tutto spiegato in modo semplice, prima attraverso delle diapositive e poi con una simulazione sui manichini per adulti e per bambini.
Manichini su cui poi si sono esercitati anche i ragazzi. “Sono stati bravissimi. – commenta Franco Lai, vicepresidente di Iemig – Spero che questo tempo passato insieme gli sia utile in caso di necessità e spero anche che in qualcuno di loro nasca la passione per la medicina d’urgenza, la stessa che abbiamo noi e ci motiva ogni giorno”.
La lezione sarà ripetuta la prossima settimana per le prime e le seconde classi. “Spesso si ha la sensazione che queste tematiche siano adatte solo a un pubblico più grande – afferma il preside Tiziano Nincheri – in realtà sappiamo tutti quanto sia fondamentale inserire la prevenzione e parlarne in maniera delicata ma aperta anche con i nostri alunni più piccoli”.
A fare da collante tra la scuola e Iemig, è stata la professoressa Rossana Tofani: “Un ragazzo mi ha raccontato che era al ristorante con i genitori e un bambino stava per soffocare. Per fortuna è stato salvato da una persona che sapeva fare la manovra. Da questa esperienza personale il discorso si è poi allargato a tutti. Spero di avergli fatto capire l’importanza, oserei dire la necessità, di imparare queste manovre di primo soccorso”.
Fonte: [Notizie di Prato]